Se gli artisti di oggi guardano ai maestri
Corriere fiorentino, 04-12-2019, Loredana Ficicchia
Può una mostra innescare un dibattito sull’attualità dell’arte figurativa nel panorama  odierno dell’arte? Si assume la responsabilità Villa Bardini con una mostra dedicata all’arte figurativa reinterpretata da trentacinque artisti di età e latitudine diverse. In comune coltivano la passione per la forma e nelle loro opere lasciano aleggiare senza tentennamenti i fantasmi dei grandi maestri del passato.
Corpo a corpo, esposizione coordinata da Carlo Sisi e a cura di Daniela Astone e Gaia Grazioli, è promossa da Fondazione Cr Firenze e da Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron aperta fino al 12 gennaio a Villa Bardini (Catalogo Polistampa). Il titolo della mostra, in metafora, allude alla sfida dell’artista con se stesso nell’affrontare il quotidiano e la natura che lo circonda, utilizzando tuttavia personalissimi filtri. I
l linguaggio universale della figurazione, oggi soffocato dall’incedere veloce dell’approccio concettuale, comunque astratto, riprende vigore in dipinti a volte poetici come Sibilla del giovane Alessandro Sicioldr, il quale sdoppia il volto di una donna che da terragna diventa trascendente. E c’è tutta la tradizione accademica nelle pennellate della californiana Teresa Oaxaca, che firma il grande dipinto generoso di simboli: Unfathomable. Cover della mostra, il ritratto di famiglia di Kate Lehman, londinese cresciuta a Parigi, sotto il braccio studi accademici tradizionali.
Sono tante oggi le accademie dislocate nel mondo dedicate interamente alla pratica e allo nstudio dal vero: dagli Stati Uniti, alla Russia, dalla Cina alla Vecchia Europa. Su tutte emerge la tradizione degli atelier fiorentini che nel dna custodiscono ancora gli insegnamenti
della scuola di Filadelfo Simi e della figlia Nerina. Una scuola stimatissima da Piero Annigoni le cui opere hanno uno spazio permanente nelle sale di Villa Bardini. È in questo humus a Firenze, che Charles H. Cecil, Daniel Graves e John Angel, tra gli artisti protagonisti della rassegna, alla fine degli anni Settanta approdano a Firenze e seguono gli insegnamenti accademici per poi fondare le loro scuole. Una bella pagina di internazionalità quella esibita da questa antologica, frutto di una vivace comunità di artisti internazionali presenti a Firenze per effetto delle tante scuole aperte in città negli ultimi 30 anni, russe, americane, inglesi e persino cinesi.
In questo solco, con lo scopo di far conoscere i vari metodi per affrontare il disegno e la pittura, sono in calendario seminari di disegno anche dal vivo, organizzati da Daniela Astone.