Favole per famiglie coraggiose (e che sanno fare rete)
Corriere della Sera, 20-01-2019, Ida Bozzi
Il caso. Il libro di Enrico Zoi, con le illustrazioni del figlio Filippo (edito da Sarnus), vuole diffondere la conoscenza dell’autismo. Un successo cresciuto con il passaparola

Un libro che è diventato un piccolo caso editoriale, e che ha creato intorno a sé una rete di simpatia e di sostegno, con un programma fitto di presentazioni molto affollate a Firenze e in Toscana, e con un successo anche di vendite. Sono le Favole per Irene, pubblicate da Sarnus: storie fantasiose popolate di personaggi immaginari come lo Zampacchione Giallo o la Strega Buggerona, scritte da un papà, il giornalista e autore teatrale Enrico Zoi, per la figlia Irene, e illustrate con disegni coloratissimi dal figlio Filippo Zoi, un giovane con una sindrome che rientra nello spettro autistico e che come artista e fumettista ha già all’attivo alcune mostre. Storie che pescano in un’allegra mitologia familiare (il mostro del frigorifero, il castello stregato sulla spiaggia) e sono interpretate nei disegni in modo inatteso e coloratissimo. «Conosc
evo già Enrico Zoi prima del libro – spiega Rita D’Angelo Grifoni, poetessa attiva in diverse associazioni e socia del Club Rotary fiorentino Niccolò Machiavelli, una delle sedi in cui il libro è stato presentato, che racconta la rete di interesse suscitata dall’iniziativa–e avevo invitato la famiglia Zoi al club, per raccontare la loro esperienza. Con l’uscita del libro le presentazioni si sono moltiplicate, e hanno registrato una grande partecipazione, e non solo da parte di altre famiglie interessate al tema dell’autismo». «Siamo partiti con le favole che raccontavo a mia figlia, Irene – ha raccontato Enrico Zoi – e circa un anno fa Filippo, che ora ha 22 anni e uno spiccato dono per l’arte, con diverse mostre in Italia e all’estero, le ha illustrate. Poi l’ho proposto all’editore e il libro è uscito: tutti i ricavi sono devoluti all’Asa, Associazione sindromi autistiche. Il risultato è stato che le presentazioni, dalla prima alla Feltrinelli di Firenze alle successive in città e fuori, erano affolla
tissime, con oltre cento persone a ogni incontro. Il libro è andato presto esaurito, per esempio alle Librerie Coop, ed è stato ristampato. E ogni luogo ci ha messo del suo: la biblioteca ha organizzato ad esempio i reading con i suoi lettori». Venerdì alla Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli (Firenze) con gli autori c’erano l’attore Massimo Blaco e il presidente di Asa Patrizio Batistini, che ha scritto la prefazione del libro. E altre presentazioni sono in preparazione. La chiave di tanta partecipazione sta nella «rete» sociale e nel passaparola, come conclude Zoi: «A Firenze c’è un’importante rete di vita sociale che va dalle parrocchie ai circoli Arci, con molte associazioni e altre realtà che fanno un lavoro egregio per favorire la conoscenza di fenomeni come l’autismo. Quello che volevamo fare con questo libro era in primo luogo diffondere la conoscenza del fenomeno. E in secondo luogo aiutare altri genitori a non scoraggiarsi, anzi a capire che anche questo tipo di problematica può diventare una risorsa».