Petit tour del Mugello Mediceo. ‘La Bellezza’ è un viaggio dell’anima
La Nazione, 12-06-2018, Titti Giuliani Foti
Franco Cardini l’ha battezzato ‘un viaggio dell’anima’ in una terra dalla bellezza inquieta, ballerina, doppia, toscana e romagnola. Lorenzo il Magnifico l’amava perdutamente, Brunelleschi ci spedì un orologio da campanile di splendida fattura, Giotto dipinse in un campo di papaveri, le chiese romaniche spuntano d’un tratto tra cipressi e ulivi, ciclisti e automobilisti si sono fatti le ossa. Questo e molto altro si trova nelle pagine del nuovo libro di Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito Socialista Italiano dal 2008, ma anche scrittore. Si intitola «La bellezza. Petit tour del Mugello mediceo» (22 euro, Polistampa).
Il Mugello di Nencini non è né un libro di storia, né tanto meno una guida turistica. È un atto di
lucido e appassionato amore per la sua terra, magnifica fatta di borghi d’antica vita civica di pievi e abbazie dal retaggio illustre.
«Parlo del Mugello – spiega l’autore –. Una manciata di comuni arrampicati agli Appennini o distesi lungo il corso della Sieve, tra montagne viola d’inverno e prati gialli di ginestre d’estate. La terra dei Medici, insomma, che se ne intendevano. E la terra attraversata dai viaggiatori del Grand Tour, inglesi soprattutto, innamorati persi di Firenze». Un tour nel Mugello Mediceo che rivela nella pagine storie inedite, sorprendenti, scopre l’arte dove meno te l’aspetti, e mette a tavola la gente con prodotti tipici e bio. E si dimena lungo strade scolpite dagli etruschi e dai romani, giù dai passi
– cinque per la precisione: Futa, Giogo, Colla, Muraglione, e la Consuma a rotta di collo. «Ti imbatterai in Garibaldi, poi negli arcigni Ubaldini, quindi in una gentildonna che crebbe due papi, infine in briganti e contrabbandieri e nella migliore schiacciata che divori con gli occhi – continua Nencini – . Nessuno ne aveva mai parlato. Lontano dai torpedoni che scaricano i turisti di fronte agli outlet, lontano dalle rotte tradizionali, in bicicletta. Alla ventura. Scoprirai l’inverosimile».
Comprese tre capitali. Scarperia, la regina, Borgo e Pontassieve in lotta perpetua per il primato. Un libro che è un viaggio in solitario: quando ti ricapita di macchiarti le labbra con una manciata di more di rovo mentre una lepre ti osserva?