Il cuore batte nel pensiero
Leggere:tutti, 01-10-2018, Niccolò Lucarelli
Una piccola agenda di pelle dove scrivere brevi, ma puntuali e dettagliate note sull’andamento della campagna di Russia, cui suo malgrado Giuseppe Ferri (1913-2010) prese parte fra l’aprile e il dicembre del 1942, tra le file del Genio Guastatori. Quel diario contiene la storia di quei mesi difficili, fra azioni di combattimento, contatti con la popolazione locale, fame, freddo e fatica. Lunghi mesi nei quali lo accompagna sempre il pensiero dell’Italia e dei familiari lontani, ma nonostante i disagi, gli scritti di Ferri sono sempre chiari e ricchi di dettagli,
sia geografici sia materiali. Nove mesi interminabili, dalla partenza per il fronte il 14 aprile, al ritorno a casa il 23 dicembre, appena prima di Natale. Qui si chiude il diario, poiché l’autore riuscì a tornare in patria dopo aver ottenuto il congedo a lungo richiesto. Una ventura che gli permise di evitare la carneficina della tragica ritirata dove sarebbero caduti circa 80.000 suoi commilitoni. Arricchiscono il diario una nota biografica di Ferri, alcune fotografie, e il racconto del lavoro svolto dagli alunni della scuola media M. L. King di Pistoia, che do
po aver studiato il diario e il contesto storico (all’interno di un laboratorio organizzato dalla stessa scuola e in collaborazione con l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito), hanno pubblicato queste pagine. Un’avventura che gli studenti hanno vissuto con entusiasmo, a riprova di quanto sia importante e gratificante conoscere la storia del nostro Paese, anche nei suoi momenti più tragici, e sapere come centinaia di migliaia di italiani si siano sacrificati per la Patria. Ricordare le loro gesta, è anche un modo per onorare la loro memoria.