Un medico oltre il fronte
Rivista Militare, 01-03-2018, Niccolò Lucarelli
Esistono aspetti della guerra su cui l’attenzione si posa con minor frequenza, ovvero la presenza e le gesta al fronte dei medici militari.
Il medico Dino Giannotti, nato a Montepulciano nel 1889, al momento all’entrata in guerra dell’Italia fu assegnato, con il grado di Tenente all’83° Reggimento Fanteria “Venezia”, dove restò fino al 16 settembre 1917 quando fu trasferito al 3° Battaglione del 70° Reggimento Fanteria (Brigata “Ancona”), nelle cui fila rimase fino al fatidico 26 ottobre 1917, due giorni dopo l’episodio di Caporetto. Nei convulsi momenti della ritirata, fu catturato dall’Esercito austriaco e inviato nel campo di prigionia di Sigmundsherberg, nel
la bassa Austria.
Il poderoso diario che tenne (ben 170 pagine) per fissare quell’esperienza e quella dei mesi successivi, fino all’Armistizio della Vittoria, costituisce un’importante testimonianza per approfondire il ruolo e il contributo dei medici militari, prigionieri di guerra. Un documento che lo storico Ubaldo Morozzi ha rinvenuto e curato dandolo per la prima volta alle stampe.
La straordinarietà dello scritto risiede nell’esperienza vissuta dal Giannotti, comandato dagli austriaci a prestare la sua opera alla popolazione civile dei territori occupati dall’invasione. Egli fu assegnato alla pianura veneta, appena occupata dagli austriaci. Stante l’elevato grad
o d’istruzione del Giannotti, il diario è scritto con proprietà di linguaggio, accuratezza della forma grammaticale e chiarezza espositiva. Non si tratta comunque delle mera cronaca giornaliera degli avvenimenti, bensì l’autore vi aggiunge sue personali riflessioni legate all’attività medica, ma anche all’andamento della guerra, al quadro politico dell’Italia e dell’Europa dell’epoca (con citazioni da numerosi quotidiani esteri), alle condizioni di vita della popolazione in quel tragico frangente. Completa il volume un ricco apparato iconografico costituito da fotografie, giornali, lettere e documenti di vario genere, appartenenti all’archivio personale dell’autore.