Il delitto di via Rubens
Leggere:tutti, 01-03-2018, Chiara Campanella
È il quinto romanzo della romana Patrizia Calamia, questo giallo ispirato al delitto di via Poma. L’omicidio, avvenuto a Roma nell’agosto del ’90, è stato uno spartiacque nella storia del crimine. Da quel delitto irrisolto della povera Simonetta Cesaroni, infatti, la cronaca nera ha incominciato ad essere seguita con un’attenzione quasi morbosa. La scrittrice ambienta l’efferato omicidio a Roma, in via Rubens n. 64, nell’agosto del 1995. Una donna, preoccupata perché la figlia non risponde al telefono sin dalle prime ore del mattino, chi
ama il 113. Con una copia delle chiavi fornite dal portiere, viene aperto l’appartamento al terzo piano, intestato a Lidia Querci, una giovane donna benestante e nubile di 42 anni. Il cadavere della donna giace riverso sul pavimento. Nuda, sul corpo presenta almeno dodici ferite da arma da taglio. Sotto la testa è visibile una macchia di sangue: forse perché l’assassino, prima di infierire sul corpo, ha stordito la vittima con un colpo alla testa. Mancano tracce di colluttazione, il che fa supporre che la vittima conoscesse l’omicida. Il caso,
che per la sua inaudita violenza si guadagna le prime pagine dei giornali, viene seguito dal bravissimo vice questore Verdan che, coadiuvato da un’efficiente squadra di agenti di polizia, si trova alle prese con un’indagine quanto mai imprevedibile. L’enigma sembra destinato a restare irrisolto , ma Verdan e la sua squadra sono determinati a svelarlo. Un percorso narrativo interessante e formativo che, grazie ad un attento studio dell’autrice sulle tecniche di investigazione , riesce a dar vita ad un’opera credibile,coinvolgente e godibile.