Libertà moderna e cultura costituzionale
Nuova Antologia, 01-10-2017, Claudio De Boni
Come ben sanno i lettori della «Nuova Antologia», Antonio Zanfarino gode di una consolidata fama quale interprete fra i più continui e profondi del liberalismo. Lo si può vedere dalle sue opere di carattere storiografico, fra le quali spiccano uno dei più argomentati saggi mai prodotti in Italia su Benjamin Constant, nonché una rilettura del socialismo cooperativistico di Pierre-Joseph Proudhon secondo una chiave non dogmatica che per alcuni tratti apparenta le tesi del pensatore francese alla miglior cultura liberale. E lo si vede ancor più nei suoi scritti di filosofia politica, nei quali la concettualizzazione dei fondamenti del liberalismo procede in modo insieme articolato e illuminante, in grado di restituire al lettore tutta la complessità di una cultura politica essenziale per lo sviluppo della modernità. Dal lontano Pluralismo sociale e idea
di giustizia, che è del 1967, fino a La società costituzionale, uscito nei Quaderni della Nuova Antologia nel 2007, è un susseguirsi di riflessioni sull’ordine liberale che conta altri testi importanti come Dialettica della ragione pubblica, Pensiero politico e coscienza storica, Filosofia politica e modernità umanistica, solo per citare qualche titolo.
Ora è la volta di Libertà moderna e cultura costituzionale, che trae spunto da saggi e articoli già apparsi in rivista, qui ripresentati tuttavia dopo ampi aggiornamenti (a volte vere e proprie riscritture) e secondo un ordine non casuale né cronologico, ma tematico. Se le raccolte di scritti già editi presenta spesso elementi di frammentarietà, non è questo il caso del libro di Zanfarino, anche perché la risistemazione dei vari interventi in un quadro unitario corr
isponde a un progetto organico e di largo respiro. Ancor più che nelle precedenti opere di zanfarino, traspare infatti in questo libro la decisa e giustificata ambizione di ridefinire a tutto tondo cosa è una cultura liberale, nelle sue complesse componenti interne, nel suo profilo dottrinario, nelle sue intersezioni con la realtà e con la storia. I titoli delle parti in cui si divide il volume offrono una chiara immagine della vastità del progetto: “Conoscenza critica della politica”, “modernità e coscienza sociale”, “Dialettica democratica”, “Libera economia e tutele pubbliche”, “Ordinamento costituzionale”. messi insieme, questi argomenti rivelano l’intenzione di muoversi su più terreni, che vanno dal politico al giuridico, dall’antropologico all’economico, dal sociale all’etico.