“Falsi e copie nella maiolica medievale e moderna”
Antiquariato, 01-12-2017, Chiara Pasqualetti
Molti musei americani, così come alcuni di quelli europei, sono disseminati di oggetti di ceramica esposti come autentiche opere medievali, ma in realtà realizzati a Orvieto e dintorni tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. In quegli anni, il mercato delle maioliche contraffatte subì un’
impennata, rispondendo a una richiesta crescente del mercato antiquario che richiedeva pezzi dal gusto “primitivo” che passavano dalle mani di mercanti senza scrupoli a quelle di collezionisti inesperti. A differenza di quel che è avvenuto per i bronzi, i marmi e i dipinti, il tema dei falsi in circolazione
nel mercato della ceramica non ha ancora trovato sufficiente visibilità. Pone rimedio questa pubblicazione che riunisce gli atti della giornata di studi tenutasi a Bagnoregio nel 2016, con gli interventi di una ventina di esperti internazionali che fanno il punto sulla situazione illustrando una serie di casi esemplari.