È appena uscito «A cosa servono gli occhi», il nuovo libro di racconti di Laura Del Lama
Bisenzio Sette, 06-10-2017, ––
Sei racconti che parlano di relazioni, non solo di coppia. Sei fotografie di vite molto diverse che lasciano riflettere per la loro specificità e schiettezza, ognuna delle quali potrebbe fornire lo spunto per un romanzo.
La scrittrice di origini campigiane Laura Del Lama torna in libreria con il suo nuovo libro «A cosa servono gli occhi» (Noripios editore).
Già autrice del romanzo «Non so dove ho sbagliato» e di altri racconti su riviste e antologie, Laura stavolta si misura con l’intricato campo delle relazioni e dei sentimenti umani, proponendo ai lettori, anche con un tocco di leggerezza, vicende dolorose e pezzi di vita che aiutano a condividere il peso che talvolta la vita ci pone addosso.
L’autrice ci spiega il perché della scelta del racconto: «Ne ho scritti diversi negli ultimi anni, è una p
ratica che a me piace molto, non permette troppe divagazioni, cali di tensione. L’idea di una raccolta mi piaceva. Alla fine ne ho scelti sei e l’editore Antonio Pagliai, con piacevole sorpresa, non ha esitato a pubblicarli. Generalmente quando scrivo un racconto parto da una singola scena che ho in mente, in un momento particolare dell’esistenza di una persona; dietro si percepisce che c’è dell’altro, che esiste un contenitore all’interno del quale c’è molta polpa, ma a me interessa sviluppare solo quel momento lì, poi lascio libero il lettore di immaginare il resto. Mi affeziono sempre ai personaggi dei miei racconti, al loro vissuto, ma sento anche presto il bisogno di liberarmene. Quando sai di aver dato il massimo, forzare la linea è rischioso».
Importante anche l’esperienza di Laura con la lin
gua dei segni (inserita anche in una storia) e con le persone non udenti. «Comprendere il mondo della sordità è un viaggio lungo e mai scontato, regala tante soddisfazioni, a volte può essere anche frustrante. Farne un racconto è stato un passaggio naturale, la storia è venuta quasi da sé. “L’amaro in bocca” racconta di due sorelle, una sorda e una udente, della loro convivenza fatta di simbiosi e grandi incomprensioni con la difficoltà comunicativa a fare sempre da sfondo. Mi è servito scriverlo, è stato come una seduta dallo psicanalista, una sorta di catarsi».
Sarà possibile incontrare l’autrice alla presentazione del suo libro: prossimamente il 26 ottobre sarà alla libreria del Teatro Niccolini a Firenze, il 24 novembre alla libreria IBS di Firenze con Marco Vichi.