Ecco il «magnifico ribelle». Il viceministro Riccardo Nencini in viaggio tra i misteri di Giotto
La Nazione, 29-06-2017, Costanzo Maurizio
È stato presentato ieri all’Accademia delle Arti del Disegno il libro di Riccardo Nencini “Il magnifico ribelle. Il Mugello di Giotto” (edizioni Polistampa). In questo volume Nencini affronta un viaggio nel tempo nella Firenze della seconda metà del Duecento per svelare, attraverso testimonianze e documenti inediti, alcuni dei misteri che avvolgono le origini del grande pittore e il suo ruolo nelle vicende del tempo. “Un libro da leggersi d’un fiato, un affondo spericolato tra le carte e le rocce che ancora ci parlano del grande Giotto di Bondone” ha detto la presidente dell’Accademia, Cristina Acidini.
Il libro di Nencini è introdotto da due testi di Cristina Acidini e Franco Cardini e comprende anche un pensiero del critico d’arte Vittorio Sgarbi che, in merito all’ipotesi Nencini, parla di “confronti suggestivi e convincenti”. Fra i presenti anche Giorgio Fiorenza, tesoriere dell’Accademia delle Arti e del Disegno. In questo libro, il viceministro dei Trasporti sostiene che il paesaggio riprodotto da Giotto i Bondone nel Miracolo della sorgente, dipinto nel ciclo di affreschi sulle storie di San Francesco nella Basilica superiore di Assisi tra il 1295 e il 1300, sia la cascata del torrente Rovigo, a Firenzuola.
&
ldquo;Quest’indagine mancava - scrive Franco Cardini - ed è supremamente giusto che sia stato un mugellano di nascita e fiorentino d’adozione, un politico ch’è anche scrittore e storico, a sollevare non uno ma un bouquet, anzi una foresta, di problemi”. Perché, se le dette artistiche raggiunte da Giotto restano manifeste e indiscutibili, molti dubbi aleggiano sulla sua biografia. Chi era veramente Angiolo, o forse Ambrogio, di Bondone? Dove aveva visto la luce? E da dove aveva attinto per il suo genio tradotto in segno e in colore? Ed è appunto su questi dubbi che questo libro intende dare chiarezza.