Lo strano caso di Elia Coen, di David Leone
Italianotizie.it, 24-02-2017, Daniela Domenici
Ho “conosciuto” virtualmente per la prima volta il mio concittadino, ormai da anni americano, David Leone due anni e mezzo fa leggendo e recensendo la sua prima opera e l’ho “ritrovato” esattamente un anno dopo con la sua seconda. Non c’è due senza tre ed eccomi a parlarvi della sua terza opera, “Lo strano caso di Elia Coen”, che mi ha “chiamato” alla prima fiera del libro qui a Firenze lo scorso fine settimana.
Ci sono, secondo me, due elementi comuni a tutte e tre le sue opere: in primis, ed è cosa rara in questi ultimi tempi, la dotta e variegata lingua utilizzata dall’autore che è un vero piacere per chi legge e che, è superfluo so
ttolinearlo, non ha, naturalmente, alcuna di quelle che chiamo “manchevolezze stilistiche” purtroppo così frequenti altrove.
L’altro fil rouge che lega i tre libri di Leone è la visionarietà e l’estrema originalità delle trame da lui immaginate. In quest’ultima, in particolare, ha scelto come protagonista un…licantropo, sì, un uomo-lupo, Elia, che nasce in una famiglia fiorentina di stretta osservanza ebraica da cui un giorno fugge per “andare verso nuove, tremende angosce…attraversa momenti avventati, grotteschi magici, libidinosi, fiabeschi, tragicomici…” che non vi voglio anticipare perché la storia di Elia, dei suoi genitori,
dei suoi fratelli David e Sara, di Samuele e di Giuditta si legge in un soffio, vola via attraverso le varie fasi della sua crescita, spesso dolorosa ma sempre intrisa di magia, sino al finale, assolutamente inimmaginabile. C’è anche, nella storia di Elia, qualche tocco di erotismo, sempre delicato, e anche un po’ di biotecnologia per colorare il tutto.
Sono tanti i significati nascosti in questa originalissima favola immaginata da Leone e in Elia Coen ognuno/a di noi potrà riconoscere, di volta in volta, come in uno specchio, la propria diversità o la propria repressa animalità o, ancora, la propria inadeguatezza che, sull’esempio di Elia, possono aspirare a trovare una redenzione.