I colori, i rumori, gli odori della salute
Sette, 20-01-2017, Luigi Ripamonti
Quante volte il medico che vi vedeva da bambini diceva a vostra madre: «Signora, suo figlio è un po’ pallidino». Il dottore non faceva altro che valutare un colore per capire come stavate. E il pallore della pelle non è l’unico su cui poteva basarsi. Ce ne sono molti altri:
il “blu” delle labbra o della cute (la cianosi) che può indicare problemi circolatori, il verde del muco espettorato, che può, insieme ad altri segni e sintomi, far pensare a un’infezione, il giallo delle sclere che può indirizzare verso problemi al fegato, e diversi altri.
Di quanto sia importante e di come si può usare il criterio cromatico per una diagnosi parla in modo diffuso Stefano Grifoni, esperto di medicina d’urgenza, in I colori, i rumori, gli odori della salute, un libro che è anche il frutto di una serie di trasmissioni televisive su Rai-Toscana.