Nel teatro storico, rinato anche col bar sempre aperto
Corriere fiorentino, 29-11-2016, Vanni Santoni
Quello di dir che era tutto meglio prima è un vezzo tipicamente fiorentino, e infatti, pensando al teatro Niccolini, viene facile guardare agli anni in cui era aperto e vitale, battuto da gente del livello di Carmelo Bene e dei Living Theatre, o almeno ai tre bei giorni della «Taz» di dodici anni fa, che lo rese per un poc
o al pubblico e sensibilizzò sul suo abbandono. Ma sarebbe ingiusto farlo visto che ora, e finalmente, il teatro è stato riaperto. Per provare a ripartire ci volevano la volontà di un editore ben noto in città, il Pagliai di Polistampa, e un approccio poliedrico: non poteva mancare, visto il campo del nuovo patron
, la libreria, e a una libreria, oggi, non può mancare il caffè. Aperto tutti i giorni e a orari pieni, spetta anzitutto al bar il compito di ricominciare a portar gente qua dentro, un primo passo per provare a ripristinare una presenza fiorentina in un angolo di città negli ultimi anni consegnato alle orde forestiere.